Di seguito troverete una breve, ma completa guida sulla manutenzione delle vostre azalee Satsuki. Verranno descritte tutte le tecniche colturali per la perfetta fioritura di queste meravigliose piante.

Le Origini

Il genere Rhododendron viene suddiviso botanicamente come segue:

– Divisione: Magnoliophyta (Spermatophyta)

– Classe: Magnoliopsida (Dicotyledonae)

– Sottoclasse: Dilleniidae

– Ordine: Ericales

– Famiglia: Ericaceae

– Genere: Rhododendron

I Rhododendron e le Azalee , appartengono alla famiglia delle Ericacee, e comprendono più di 800 specie. Si tratta di piante antichissime, tracce fossili le fanno risalire alla fine del Cretaceo (70 milioni di anni fa). Sono diffuse in tutti i continenti ad esclusione dell’Oceania. Sono originarie del Giappone, dell’India, dell’America del Nord, ma anche dell’Europa e dell’Africa.

Il XVII secolo è stato il periodo d’oro della creazione di nuove varietà e incroci. Tutto è nato, ovviamente, in Giappone. E’ del 1681 il primo libro che ha trattato in modo completo di botanica, intitolato Kadam Komoku, indicando 317 varietà e 15 specie di azalea alcune della quali oggi classificate come Satsuki. Ma è qualche anno più tardi, nel 1692, che vi è la pubblicazione di un testo che segna il punto di partenza per una prima classificazione del genere. Si tratta del primo libro dedicato alla descrizione di un singolo gruppo di piante. Scritto da Ito Ihei, Kinshu Makura (“Il guanciale broccato”), è suddiviso in cinque volumi, che descrivono 337 azalee, 171 classificate come Tsutsuji e 161 come Satsuki.

Questo testo fondamentale, suddivide le azalee giapponesi in due categorie: Tsutsuji e Satsuki. Le Tsutsuji si distinguono per il fatto che la loro fioritura avviene all’inizio della primavera, prima o con la comparsa delle nuove foglie o trenta giorni prima dell’equinozio di primavera, mentre le Satsuki (Sa-antico termine che indica il numero cinque, Tsuki-che significa luna, quindi il quinto mese del calendario lunare orientale, il sesto mese nel calendario occidentale, Giugno) fiorisco a partire dal mese Maggio e di Giugno. Tale classificazione è ovviamente semplificativa tanto che alcune varietà considerate come Satsuki fioriscono a cavallo con le Tsutsuji e viceversa.

Ogni cultivar che deriva dal R. indicum e dal R. tamurae (R. eriocarpum) è una azalea Satsuki.

Molto semplificatamente si possono suddividere le azalee Satsuki in soli due gruppi:

  1. Mie Satsuki
  2. Satsuki

Del primo gruppo fanno parte le azalee “da siepe”, utilizzate unicamente in giardino per richiamare la forma delle rocce e selezionate per avere caratteristiche ben determinate, come la colorazione purpurea del fogliame nel periodo autunnale , la compattezza ecc. (Generalmente vengono utilizzate varietà simili alla Osakasuki).

Del secondo gruppo fanno parte invece le azalee comunemente usate a bonsai, con fioriture particolari, multicolori, variegate, doppie ecc.

Specie e Varietà

Prima di descrivere le varietà e le specie sempreverdi, vi è da fare una puntualizzazione circa quest’ ultimo termine, infatti non tutte lo sono. E’ anche errato definirle come piante a foglia “persistente”. Le foglie delle azalee sono dimorfiche, ossia hanno due tipi di vegetazione, ben distinte a seconda della stagione. Si distinguono foglie primaverili e foglie estive. Le foglie primaverili sono più sottili e più larghe, mentre quelle estive sono più piccole e coriacee. Le foglie primaverili inoltre cambiano colore durante la stagione autunnale e cadono durante lo stesso periodo.

Le azalee sempreverdi vengono classificate in due sottocategorie, Obtusum e Tashiroi. Alla prima appartengono più di quaranta specie, mentre alla seconda una sola, il R. tashiroi. Alla sottocategoria Obtusum appartengono otto gruppi di azalee il cui nome deriva spesso dalla posizione geografica di origine:

  1. Kyushu (R. Kaempferi, R. kiusianum, R. sataense, R. komiyamae)
  2. Ryukyu (R. macrosepalum, R. ripense, R. scabrum)
  3. Azalee di origine cinese (R. simsii)
  4. Indica (R. indicum, R. tamurae o R. eriocarpum)
  1. Formosa (Taiwan) (R. oldhamii, R. rubropilosum, R. nakaharai)
  2. Coreane (R. poukhanense)
  3. Dalle foglie minute (R. serpyllifolium, R. tosaense, R. tschonoskii, R. microphyton)
  4. Senza nome o di recente introduzione

Sono disponibili sul mercato centinaia di varietà da usare in giardino o come bonsai. Gli attributi principali per scegliere un particolare cultivar dovrebbero essere: caratteristiche proprie della specie e tasso di crescita, dimensioni e forma dei fiori, periodo di fioritura.

CARATTERISTICHE DI CRESCITA:

Ci si riferisce alle peculiarità circa la crescita e la forma della pianta in natura. Se si tratta di piante erette o prostrate, se dense di vegetazione o piuttosto spoglie, se compatte o meno. Sarà quindi auspicabile non utilizzare piante con crescita prostrata per stili eretti e viceversa.Tra le molte varietà esistenti, alcune possono essere educate a cascata o semicascata, tra queste ad esempio:

Ghoso guruma, Katsura, Yama-no-Tsuki, Aozora, Bunka, Kinsai, Kirin.

Tra le varietà con crescita compatta e molto ramificata:

Beni Chidori, Goko, Koun, Rinpu.